La vaccinazione anti-COVID-19, una scelta consapevole
Sono stata molto combattuta sul tema del vaccino per il COVID-19.
Questo però solo fino ad agosto, quando è stata pubblicata una circolare del Ministero della Salute che dava ufficialmente il via libera al vaccino in gravidanza.
Ho fiducia assoluta nel parere dei medici quindi, tornata a Milano dalle ferie, con l’ok del ginecologo, mi sono fiondata in un hub vaccinale, approfittando dello stato interessante che mi ha permesso di godere di una corsia agevolata senza prenotazione.
Che sollievo saperci protette! I giornali riportavano tanti casi di future mamme positive con gravi problemi: avevo paura di fare la spesa, di vedere gli amici, di prendere un caffè!
Sempre in tema di vaccini, mi sono poi sottoposta al vaccino antinfluenzale e al trivalente (tetano, difterite e pertosse), fortemente raccomandati in gravidanza.
In merito soprattutto a quest’ultimo, è importante farlo tra la 28esima e la 36esima settimana di gravidanza, per dare il tempo al proprio sistema immunitario di sviluppare anticorpi e trasmetterli al nascituro tramite la placenta, in attesa che il nuovo nato si possa a sua volta vaccinare intorno al terzo mese di vita.